METODO FEUERSTEIN

METODO FEUERSTEIN

di Stucchi Marzia

Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo.

All’imparare ad imparare Reuven Feuerstein ha dedicato la vita, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi.

Il metodo Feuerstein ha come base teorica la Pedagogia della Mediazione che è un modello elaborato a partire dall’osservazione dell’attività educativa che si attua all’interno di un gruppo sociale. Psicologi come Vygotskij, Bruner, Feuerstein hanno individuato una serie di interazioni che favoriscono le capacità di apprendimento delle persone, indipendentemente dalla loro età. Essi sostengono che le nostre funzioni cognitive possono essere modificate non solo nel corso del periodo evolutivo, ma a qualsiasi età ed in qualsiasi fase di sviluppo.

Il Metodo si fonda sulla convinzione che ogni individuo è modificabile e può potenziare i propri processi cognitivi, attivando risorse ancora latenti. Questo percorso è reso possibile dalla presenza di un ‘mediatore’ che facilita il processo dell’imparare ad imparare.

Si fonda su tre concetti fondamentali:

·       la concezioneolistica dell’individuo, visto nella sua integrità;

·       la teoria della modificabilità cognitiva strutturale, ovvero la convinzione che in ogni età e situazione l’individuo sia modificabile sul piano cognitivo, che in ogni individuo sia presente una disponibilità ad attivare risorse ancora latenti

·       l’esperienza di apprendimento mediato, ovvero il tipo di relazione attraverso cui la modificabiltà può essere indotta.

Tale modificazione può essere indotta, in un contesto formativo, dalla Mediazione, intesa come la possibilità che un formatore ha di organizzare, prevedere e analizzare le interazioni necessarie all’educabilità cognitiva dei discenti.

Questo metodo consiste in un programma strutturato che consente di potenziare le capacità cognitive che sono alla base dell’apprendimento. Questo programma si chiama Instrumental Enrichment Program o Programma di Arricchimento Strumentale (PAS). Il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) è un programma di educazione cognitiva elaborato a partire dagli anni Cinquanta dal prof. Reuven Feuerstein (è stato professore e pedagogista all’Università Bar Ilan, Israele).Successivamente è stato utilizzato con successo in settanta Paesi (e tradotto in 16 lingue) come strumento per l’accrescimento del potenziale di apprendimento in individui svantaggiati o provenienti da ambienti ad alto rischio. I materiali del PAS sono organizzati in 14 eserciziari detti Strumenti, che comprendono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive, come la percezione analitica, l’orientamento nello spazio e nel tempo, il comportamento comparativo, la classificazione, ecc. Il metodo è rivolto a bambini che presentano handicap, problemi cognitivi, difficoltà d’apprendimento, d’attenzione, di concentrazione, di studio, o di comportamento.Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi si propongono di essere così prontamente trasferibili a tutte le situazioni di vita: in questo modo i discenti sviluppano l’abilità di applicare le loro funzioni cognitive a ogni problema o situazione che richieda ragionamento, capacità di apprendere e problem solving. Il programma di potenziamento può essere applicato a livello individuale o di piccolo gruppo all’interno di un contesto favorevole alla motivazione all’imparare.Il Metodo fornisce strumenti che migliorano la capacità di apprendere, attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all’insegnamento-apprendimento, all’autostima e alla riprogettazione di sé; centrato sull’ascolto, sull’attenzione ai saperi individuali e ai diversi stili cognitivi, privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti. Il mediatore tramite la relazione non dà risposte ma indirizza e orienta all’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la risoluzione dei problemi: la consapevolezza metacognitiva del proprio modo di apprendere consente di trasferire in altre situazioni le abilità possedute o acquisite nella formazione e avvia all’uso autonomo del pensiero.

Attraverso una ricca varietà di compiti, utilizzabili a livello individuale o di piccolo gruppo, il Programma Feuerstein fornisce strumenti per lavorare su:

·       potenziamento cognitivo

·       difficoltà di apprendimento

·       dispersione scolastica

·       didattica inclusiva

Secondo Feuerstein il bambino costruisce la propria intelligenzaattraverso un insieme di interazioni e di scambi favorevoli con i genitori, gli insegnanti e, più in generale, con tutte le persone responsabili della sua istruzione e della sua educazione. Secondo Feuerstein, “I cromosomi non hanno l’ultima parola”, ma l’educazione e l’interazione sociale contribuiscono in modo decisivo alla costruzione delle abilità cognitive e allo sviluppo dell’individuo.

I problemi a scuola, ad esempio, non sono visti come “inevitabili”, ma come qualcosa su cui si può lavorare, in quanto sono visti come un segno del fatto che il bambino non sta utilizzando le strategie più efficaci per risolvere i problemi.

Spesso grazie al potenziamento Feuerstein i bambini/ragazzi o adulti ritrovano la motivazione e la voglia di apprendere, diventano più autonomi in quanto acquisiscono strategie proprie per affrontare diversi tipi di situazioni dalla scuola come contesto didattico a quello relazionale. I ragazzi riescono ad acquisire un metodo di studio che permette loro di ritrovare serenità e sicurezza, ottenendo anche maggiori risultati.

 

Comments are closed.