LA RIABILITAZIONE IN ACQUA

LA RIABILITAZIONE IN ACQUA

Riflessioni del Direttore Sanitario: Dott.ssa Emanuela SPREAFICO

Chi di Voi non ha sperimentato i benefici dell’acqua del mare, la spinta idrostatica dell’acqua rende qualunque movimento più leggero e facile e il contenuto di sali ci sostiene ancora più facilmente (si pensi al galleggiamento dei corpi nel Mar Morto).

L’acqua in natura, a seconda della provenienza sorgiva, ha caratteristiche chimiche proprie molto diverse che ne caratterizzano usi ed indicazioni specifiche: dall’acqua oligominerale, con bassissimo contenuto di sali, usata per bibite, fino alle acque con più alta concentrazione di sali, usate per bagni e fanghi nei stabilimenti termali.

Le acque termali e quelle del mare, che costituiscono un irrinunciabile patrimonio naturale noto fin dai tempi dei Romani e che sono un’importante risorsa per il benessere fisico dell’uomo, non sono però sempre facilmente accessibili sia per la distribuzione geografica, che per problemi di costo e/o di tempo.

Proprio per questo i tecnici del settore hanno cercato di riprodurre tali realtà costruendo piscine e percorsi per idrokinesiterapia, che possono fornire un servizio più accessibile al cittadino, vicino casa, in ogni stagione dell’anno, in situazioni di necessità sanitarie.

Proprio in considerazione dei vantaggi che offre l’acqua nella riabilitazione, anche a Bellusco si è voluto completare l’offerta della vasta gamma di terapie fisiche riabilitative già presenti (laser, ultrasuoni, magneto, tens, tecar, etc) introducendo la vasca riabilitativa.

Ad Aquaemed la riabilitazione in acqua costituisce il fiore all’occhiello, perché dal 2008 rappresenta un’offerta assolutamente innovativa per il nostro territorio.

Ovviamente l’acqua da noi utilizzata proviene dall’acquedotto comunale per cui non ha particolari caratteristiche chimiche come quella termale, ma presenta tutte le qualità fisiche e meccaniche, potenziate anche dai requisiti della normativa vigente (temperature adeguate, disinfezione, etc)

La nostra vasca in particolare è dotata di:

  • Sollevatore per l’immersione di pazienti con gravi o limitate disabilità
  • Sistema di riscaldamento controllato dell’acqua (33-34°) e dell’ambiente circostante (30° e 60% Umidità)
  • Impianto di igienizzazione, controllato da una centralina elettronica che verifica ogni 5 minuti la concentrazione del cloro e del PH e provvede al ricambio costate dell’acqua, che nelle 24 ore sarà pari al 5%
  • Vaschetta lavapiedi
  • Bagni e spogliatoi dedicati con docce.
  • Elevatore nei bagni disabili per facilitare la gestione del paziente
  • Ausili come tavolette, tubi, elastici, manipoli, etc.

Quanto sopra offre strumenti utili per la riabilitazione, ma perché i trattamenti risultino efficaci devono essere mirati alla patologia da trattare e selezionati a seconda delle condizioni fisiche e psichiche del paziente, per cui è fondamentale l’assistenza di un fisioterapista dedicato che:

  • Nella fisioterapia attiva, in cui il paziente è in grado di eseguire determinati esercizi autonomamente, supervisioni l’operato del paziente, consigli gli esercizi adeguati, verifiche l’esecuzione corretta degli stessi ed intervenga nella risoluzione di problemi estemporanei (come per esempio il dolore) che possono sopraggiungere durante l’esecuzione degli esercizi.
  • Nella fisioterapia passiva, in cui il paziente non esegue i movimenti autonomamente, l’operatore è direttamente in vasca con il paziente guidando l’esecuzione degli esercizi.

E’ bene precisare che la fisioterapia in generale, sia a secco che in acqua, non deve essere improvvisata e lasciata al “fai da te”, ma deve essere assistita da professionisti del settore (fisioterapisti) possibilmente previa prescrizione medica (Ortopedici, fisiatri, medici generalisti). Soprattutto quando è presente una patologia ortopedica e/o neurologica e/o cardiaca non vale il motto “tutto fa bene, basta far ginnastica e movimento”.

A questo proposito vorrei tornare alle giornate al mare, nel bagnasciuga si possono osservare tantissime persone che eseguono acqua-gym o balli di gruppo guidati da animatori che si improvvisano “fisioterapisti” con la convinzione di trarne benefici.

L’invito che rivolgo soprattutto a quelle persone che sanno di avere patologie specifiche è invece di utilizzare le vacanze, l’acqua del mare e/o della piscina per fare esercizi, ma seguendo i consigli di terapisti esperti e di fiducia che siano in grado di suggerire esercizi mirati e specifici alla propria patologia, in modo da non ledere (primum non nuocere) , ma da garantire i massimi vantaggi. Proprio in considerazione che in acqua tutto è più facile, attenzione a non fare esercizi impropri per se stessi peggiorando e non migliorando.

Tornando a Bellusco dove non c’è il mare e non ci sono acque termali, c’è una vasca attrezzata per la riabilitazione in acqua sotto la guida di personale esperto per il recupero della funzionalità osteoarticolare e muscolare:

  • Dopo interventi chirurgici ortopedici
  • Dopo eventi neurologici (Paresi,, Ictus, etc…)
  • Nelle patologie croniche ortopediche (artrosi) e reumatologiche (Artriti)

Il trattamento in acqua offre in più una maggiore rapidità del recupero funzionale delle attività ordinarie quotidiane e sfrutta l’azione facilitatoria dell’acqua.

Ovviamente l’acqua non è la panacea di tutti i mali e non sostituisce la fisioterapia a secco anzi ognuna di queste terapie fisiche ha un’indicazione specifica che va selezionata in base alla patologia da trattare e personalizzata alla specificità del paziente (molti hanno paura e titubanza ad immergersi, altri hanno controindicazioni specifiche all’immersione in acqua).

Seguendo questa logica si è scelto di affiancare l’acqua a tutti gli altri trattamenti fisioterapici e ad una palestra completa di attrezzature per la riabilitazione (Cyclette, tapis roulant, etc) in modo da offrire un ventaglio completo di soluzioni per il paziente.

Sempre in questa logica, ai pazienti con patologie croniche specifiche (vedi ad esempio il progetto Parkinson) si propongono programmi di riabilitazione completi che alternano sedute in acqua a sedute in palestra, attraverso i quali favorire il recupero ed il mantenimento della funzioni neurovegetative compromesse dalla patologia

Comments are closed.