La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie muscoloscheletrice, neurologiche e viscerali attraverso terapie fisiche e terapie riabilitative
AquaeMed, opera secondo il principio per cui la terapia deve aiutare il corpo a riprendere le sue giuste funzioni, senza imposizioni, ma seguendo la costruzione naturale del proprio corpo. Il nostro centro è attrezzato per svolgere numerose attività di fisioterapia e riabilitazione, presso la propria sede di Bellusco (Monza), in ambienti luminosi e completi di strumentazioni, con personale di grande esperienza ed altamente qualificato.
Le terapie sono strettamente personalizzate e mai generalizzate, ed il paziente è monitorato dall’inizio alla fine della prestazione, da uno staff di professionisti altamente specializzati, con un’esperienza tale da poter seguire ogni caso e rispondere ad ogni quesito riabilitativo.
Terapiche che vengono effettuate con l’ausilio di apposita strumentazione:
Le correnti diadinamiche sono correnti a bassa frequenza che attraversano la parte da trattare in modo unidirezionale. Gli effetti fisiologici si possono constatare in un effetto antalgico e stimolatore delle fibre muscolari striate
La terapia con correnti diadinamiche è eseguita tramite due elettrodi aventi grandezze in base all’area da trattare. L’elettrodo attivo viene posizionato nel punto di maggior dolore mentre l’altro elettrodo viene messo nelle vicinanze.
Le correnti diadinamiche sono indicate per i casi di:
tendinite (al gomito, polso, spalle, ginocchio e caviglia),
- per i postumi dolorosi e traumi articolari,
- per artropatie acute e croniche
- per algie muscolari.
La terapia consiste in un ciclo di 10 sedute di circa 30’ l’una.
L’elettrostimolazione è un metodo terapeutico che, attraverso una quantità molto piccola di energia elettrica, produce una contrazione nel muscolo, con lo stesso risultato di una contrazione generata dal sistema nervoso vero e proprio.
L’applicazione avviene posizionando gli elettrodi (da 2 a 4) direttamente a contatto con la pelle vicino alle estremità del muscolo per causare la contrazione di più fibre muscolari possibili.
L’elettrostimolazione viene utilizzata efficacemente per migliorare il trofismo muscolare aumentando la forza e la massa del muscolo e quindi particolarmente indicata:
- dopo intervento chirurgico
- dopo un periodo di immobilizzazione di un arto
- a seguito di una frattura.
Un ciclo terapeutico e composto da 10 sedute di circa 30’ l’una.
La ionoforesi è una metodologia di somministrazione di farmaci attraverso la pelle, che sfrutta le proprietà delle correnti continue, per la somministrazione transcutanea del farmaco nell’area interessata.
Il farmaco viene somministrato tramite un apparecchio che possiede due elettrodi (uno positivo e l’altro negativo) di gomma speciale conduttiva con cui viene somministrato il medicinale scelto per la terapia.
La fiala del farmaco viene distribuito su una delle superfici assorbenti degli elettrodi che viene poi messo nel punto in corrispondenza della zona da trattare, mentre l’altro elettrodo sarà posizionato in prossimità del primo.
I vantaggi della ionoforesi sono diversi in quanto permettono di introdurre nell’organismo, direttamente nella zona da trattare, sostanze “pure” assolutamente senza dolore e senza apportare alcun danno ad altri organi, permettendo agli ioni di legarsi a determinate proteine con la conseguenza di aumentare il tempo di permanenza in circolo della sostanza medicinale, migliora il trofismo dei tessuti superficiali e profondi.
Particolarmente indicata per affezioni dolorose provocate da:
- Artrite
- Artrosi
- Sciatica
- Lombalgia
- Strappi Muscolari
Metodologia del trattamento
La terapia consiste in un ciclo di 10 sedute di circa 30’ l’una.
Il laser è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente. Il termine si riferisce oltre che al dispositivo anche al fenomeno fisico dell’amplificazione per emissione stimolata di un’onda elettromagnetica.
Il laser in fisioterapia
In fisioterapia sono diffusi laser con una irradianza tale da sviluppare un limitato calore sulla superficie corporea. Le tipologie di Laser si suddividono in:
- laser con emissione nell’infrarosso a 1060 nm o 940 nm
- laser a CO2, che emette normalmente a 10600 nm
- laser a bassa potenza, che non sviluppano alcun effetto termico sensibile.
Presso Aquaemed sono possibili trattamenti Laser a infrarossi
Campi di applicazione
I campi applicativi del laser, dalla terapia riabilitativa a quella nell’ambito sportivo, rendono questo mezzo affidabile e consigliabile sotto il diretto controllo di un fisioterapista.
Nella medicina sportiva ed in fisioterapia il laser trova il più alto impiego grazie agli effetti antalgici, alle proprietà antiflogistiche e all’accelerazione delle cicatrizzazioni.
La gamma di patologie che traggono vantaggio dall’utilizzo della terapia con luce laser è estremamente vasta. Gli ambiti in cui la laserterapia ottiene ottimi risultati sono:
• PATOLOGIA ARTRO – REUMATICA
artrosi cervicale, sciatalgie, tendinite della cuffia dei rotatori della spalla, poliartriti di mani e piedi, epicondiliti, artrosi dell’anca (in fase iniziale), gonalgie con e senza versamento, torcicollo, lombalgie, miositi, sindrome del colpo di frusta, sindrome del tunnel carpale.
• TRAUMATOLOGIA SPORTIVA
talloniti, pubalgie, contratture, fasciti plantari, stiramenti e strappi muscolari, distorsioni articolari, epicondiliti (gomito del tennista), tendiniti, contusioni, borsiti, ematomi e metatarsalgie.
• TERAPIA RIABILITATIVA
riabilitazione motoria articolare dopo la rimozione di apparecchi gessati o interventi chirurgici ortopedici;
Metodologia del trattamento
Il numero di trattamenti è variabile in funzione della patologia da trattare. Ogni seduta ha una durata di circa 10 minuti.
La magnetoterapia è una pratica di medicina alternativa, che si fonda sull’idea che l’esposizione del corpo umano a campi magnetici abbia effetti terapeutici.
Tra le patologie che si possono trattare con la magnetoterapia, rientrano:
fratture ossee
- osteoporosi
- dolori articolari
- dolori muscolari
- artrosi
- artrite reumatoide
- algodistrofia
- lesioni della cartilagine articolare
- fibromialgia.
Metodologia di trattamento
Un ciclo di magnetoterapia è composto da 10 sedute (ripetibili) di circa 30 minuti l’una.
Le onde d’urto sono una metodica non invasiva utilizzata nel trattamento di molte patologie ortopediche, in particolare nelle tendiniti, caratterizzate da uno stato infiammatorio locale. Le onde d’urto hanno, infatti, delle proprietà antinfiammatorie, anti-dolorifiche, anti-edemigene nonché stimolanti la riparazione dei tessuti.
Dal punto di vista fisico, le onde d’urto sono delle onde acustiche, ovvero impulsi sonori, caratterizzati da una particolare morfologia d’onda che si traduce in una stimolazione meccanica diretta sul bersaglio da trattare. Esse sono generate, in sequenza rapida e ripetuta, da apposite apparecchiature, all’interno di un mezzo acquoso e poi convogliate su un punto, il fuoco, che è il bersaglio oggetto di trattamento: ogni singola onda è data da un rapidissimo picco di pressione positiva è seguito da una fase, di poco meno rapida, di pressione negativa. Questo meccanismo consente di trasmettere la quantità di energia desiderata alla profondità desiderata, a seconda dell’effetto terapeutico che si vuole ottenere.
Il meccanismo d’azione delle onde d’urto è profondamente diverso a seconda che il bersaglio sia una struttura non vitale (es. un calcolo renale) o un tessuto vivente (es. un tendine).
Consideriamo, nel primo caso, i calcoli renali che sono delle concrezioni calcifiche, inerti e molto dure che, quando investite dalle onde d’urto regolate a opportune energie, si frantumano per poi venire espulse come frammenti di minori dimensioni.
I tessuti viventi, quali l’osso, i muscoli, i tendini e i legamenti, quando raggiunti dalle onde d’urto (a livelli energetivi adeguati alla sede di trattamento), non subiscono danni nè si frantumano come accade per i calcoli renali: ricevono invece una serie di micro-traumi che fungono da una sorta di micro-idromassaggio che innesca una serie di reazioni cellulari, cascate enzimatiche e reazioni biochimiche con produzione di mediatori e fattori di crescita che conducono a un effetto antinfiammatorio, antidolorifico e antiedemigeno. In particolare, si verifica un aumento della vascolarizzazione locale, anche mediante la formazione di nuovi vasi, in un contesto di riparazione cellulare, in grado anche di “sciogliere” e poi rimuovere le microcalcificazioni che spesso si formano in sede tendinea e sono causa di dolore. Le calcificazioni tendinee hanno una consistenza ben diversa da quella dei calcoli renali: l’onda d’urto di per sè non può frantumarle, bensì attivare il meccanismo riparativo sovra-descritto, che, come tutte le reazioni riparative enzimatiche, richiede diverso tempo per completarsi.
La radarterapia è una terapia che fa parte delle cosiddette termoterapie, e si basa sulle onde elettromagnetiche della banda di frequenza delle microonde che sviluppando calore nei tessuti trasmettendolo in profondità e provocando un effetto antidolorifico ed un rilassamento muscolare.
Oltre all’effetto termico, provoca un’elevata vasodilatazione che resta per circa 20 minuti dopo il trattamento e interessa esclusivamente i capillari e le arterie precapillari.
La radarterapia è indicata in presenza di:
- contratture muscolari
- artrosi
- algie post-traumatiche
- tendiniti.
Metodologia di trattamento
Un ciclo di radarterapia è composto da 10 sedute (ripetibili) di circa 30 minuti l’una.
La tecarterapia, chiamata anche solamente Tecar, molto utilizzata negli ultimi anni, si è mostrata particolarmente efficace nell’eliminare dolore e infiammazione a carico di articolazioni, muscoli e colonna vertebrale.
La tecarterapia è una pratica terapeutica che tramite uno speciale macchinario a cui è collegato un elettrodo, stimola la produzione di calore direttamente all’interno del tessuto provocando una vasodilatazione, permettendo così un maggior afflusso di sangue che facilita la guarigione della parte.
La proprietà di generare del calore direttamente all’interno e non trasferirlo dall’esterno, accelera la capacità rigenerativa dell’organismo, velocizzando i processi di recupero dalla patologia sofferta.
Questa moderna tecnica curativa si può utilizzare in caso di:
- Lesioni muscolari, ai tendini ed ai legamenti
- Stiramenti, strappi muscolari e distorsioni
- Traumi, Postumi di fratture
- Edemi
- Tendiniti
- Borsiti
- Cervicalgie
- Lombalgie e lombo-sciatalgie
- Lesioni del menisco
- Algie
- Fascite plantare
- Sindrome pubalgica
- Riabilitazione post-operatoria
Metodologia del Trattamento
Ogni seduta dura 30’ minuti ed è eseguita da personale specializzato che stabilirà anche il numero dei trattamenti in funzione della patologia e della capacità di recupero del paziente.
La TENS utilizzata soprattutto per controllare alcune condizioni dolorose acute o croniche, consiste nell’applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici, che attivano fibre nervose di grosso diametro provocando l’inibizione degli interneuroni spinali ed impedendo di fatto la trasmissione delle informazioni dolorifiche riducendo sensibilmente la percezione del dolore.
Un generatore elettrico viene utilizzato per erogare impulsi elettrici indolori che sono percepiti
dal paziente come una sensazione di formicolio. Gli impulsi elettrici vengono trasmessi dal generatore alla zona da trattare mediante due o più elettrodi, applicati alla pelle delle aree parti del corpo da trattare con cerotti adesivi riutilizzabili.
La stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) è utilizzata in una varietà di contesti clinici. Di seguito elencate alcune patologie trattate con la TENS:
- Complemento nella gestione di situazioni dolorose acute o croniche
- L’osteoartite del ginocchio
- La sindrome femoro-rotulea
- Dolore delle articolazioni
- Programmi di riabilitazione nel recupero della forza muscolare
- Tendiniti
- Artrite reumatoide
- Dolore da fratture o traumi
- Mal di schiena
Metodologia del trattamento
Un ciclo di TENS è composto da 10 sedute di circa 30 minuti l’una.
Gli ultrasuoni sono un mezzo fisico molto utile e prescritto dai medici. Essi si avvalgono di vibrazioni sonore a frequenze molto elevate non percettibili all’orecchio umano.
L’irradiazione ultrasonora produce un effetto pulsante meccanico (micro-massaggio) ed un effetto termico che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari.
Il trattamento con ultrasuoni in acqua od a contatto indiretto si realizza invece in acqua. La parte da trattare (normalmente mani e piedi) viene immersa in acqua tiepida contenuta in una bacinella dove viene immersa anche la testina che non dovrà essere a contatto con la cute. L’acqua fungerà da trasmettitore delle vibrazioni emesse dalla testina.
Gli ultrasuoni provocano un effetto:
- Antalgico
- Contro il gonfiore
- Di biostimolazione cellulare
- Di azione rilassante delle strutture muscolari.
Questo tipo di applicazione trova indicazione nelle zone irregolari del corpo come: gomiti, malleoli, mani.
Pertanto, può essere usata in caso di:
- epicondiliti
- epitrocleiti
- artrosi alle mani ed ai piedi
- contusioni e distorsioni con edemi alle mani ed ai piedi.
Metodologia del trattamento
Un ciclo di ultrasuoni in acqua è composto da 10 sedute di circa 15-20 minuti l’una.
Gli ultrasuoni sono un mezzo fisico molto utile e prescritto dai medici. Essi si avvalgono di vibrazioni sonore a frequenze molto elevate non percettibili all’orecchio umano.
L’irradiazione ultrasonora produce un effetto pulsante meccanico (micro-massaggio) ed un effetto termico che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari.
Il trattamento con ultrasuoni a contatto diretto, che è il metodo più utilizzato, consiste nello spalmare del gel conduttivo sia sulla testina che sulla zona da trattare e spostare la testina con un movimento rotatorio o di “va e vieni” molto lento sempre a contatto con la cute. Se la zona da trattare è molto limitata si può fissare la testina nell’area da trattare ed emettere degli ultrasuoni in maniera pulsata
Gli ultrasuoni provocano un effetto:
- Antalgico
- Contro il gonfiore
- Di biostimolazione cellulare
- Di azione rilassante delle strutture muscolari
Possono essere utilizzati per le seguenti patologie:
- Tendinopatie inserzionali
- Tendiniti, tendinosi e tenosinoviti
- Epicondiliti ed epitrocleiti
- Forme artrosiche
- Cicatrici ad evoluzione cheloidea
- Edemi
- Contusioni
- Distorsioni.
Metodologia del trattamento
Un ciclo di ultrasuoni è composto da 10 sedute di circa 15-20 minuti l’una.
Terapie eseguite manualmente dal fisioterapista e possono essere erogate anche a domicilio, ad esclusione del pavimento pelvico:
Il bendaggio funzionale è una tecnica di immobilizzazione parziale volta a ridurre i tempi di guarigione rispetto alle metodiche di immobilizzazione tradizionali.
Può essere indicato in seguito ad un trauma distorsivo od una lussazione, dopo una lesione muscolare od una microfrattura, ma anche nel caso di edemi e gonfiori importanti. Non va bendato chi ha problemi dermatologici o allergie riconosciute al collante. Viene rimosso solitamente 4/ 7 giorni dopo, durante i quali viene concesso di svolgere le normali attività giornaliere. Non può essere bagnato.
La fisiokinesiterapia (fkt) o fisiochinesiterapia è il trattamento fisioterapico volto alla riabilitazione motoria di un paziente mediante l’intervento manuale o l’esercizio terapeutico, diretto da uno specialista del settore. Viene praticata a seguito di traumi, interventi chirurgici, ingessature, applicazioni di tutori ed è indicata soprattutto nei casi in cui è necessario un recupero muscolare e articolare. Attraverso diverse tecniche, la fisiokinesiterapia consente il recupero delle attività fisiche, altrimenti bloccate o limitate.
Aree di intervento:
- ipertermia
- riabilitazione del menisco o femorale
- riabilitazione mano e polso
- fisioterapia spalla
- riabilitazione perineale
- fisioterapia sportiva e posturale.
Metodologia del trattamento
Per una completa guarigione occorre eseguire una serie di trattamenti con una cadenza da concordare con il fisioterapista a seconda dei casi, generalmente sono due o tre sedute alla settimana di 30 minuti ciascuna, per dare modo al corpo di metabolizzare il trattamento.
Benefici e indicazioni
Oltre a ristabilire i normali movimenti, intervenendo sui disturbi muscolo-scheletrici, la fisiokinesiterapia consente di ritrovare il vigore fisico bloccato dall’incidente traumatico. Inoltre, il trattamento favorisce la circolazione sanguigna e il metabolismo, produce benefici all’apparato respiratorio, è utile per lo scioglimento della tensione muscolare provocata dallo stress e può essere praticato senza limiti di età.
SERVIZIO DI FISIOTERAPIA RESPIRATORIA
Il tuo respiro deve fluire con grazia, come un fiume,
e non come una catena di aspre montagne o il galoppo di un cavallo.
(Thich Nhat Hanh)
MI MANCA IL FIATO
Il circolo vizioso dispnea-ridotta attività fisica
- La dispnea, ovvero la mancanza di fiato, è la principale causa della riduzione dell’attività fisica nelle malattie respiratorie croniche come la broncopneumopatia ostruttivo cronica (bronchite cronica ed enfisema), asma bronchiale, malattie fibrosanti del polmone e polmoniti.
- Il decondizionamento fisico aumenta la dispnea perché il muscolo scheletrico ipotrofico produce più anidride carbonica che è causa di iperventilazione, mettendo in crisi il sistema respiratorio che non riesce ad accomodare tale aumento a causa della sua malattia cronica. Questa spirale è rinforzata da concause spesso associate come ansietà e sindrome depressiva. Il risultato è lo sviluppo di disabilità e di perdita di autonomia, limitazione delle performance nella vita quotidiana e conseguente diminuzione della qualità della vita.
I nostri interventi:
- Su questa base, la FKT respiratoria aiuta a rompere la spirale dispnea-decondizionamento fisico con interventi mirati a migliorare da una parte la funzione ventilatoria come il drenaggio delle secrezioni bronchiali e la pressione positiva e dall’altra la funzione dei muscoli scheletrici e respiratori. Il programma fisiokinesiterapico viene preparato dal Fisioterapista e dal Medico Pneumologo sulla base della gravità malattia e delle condizioni generali del singolo paziente allo scopo di individuare il percorso rieducativo con maggior probabilità di successo terapeutico. Gli effetti del trattamento sono costantemente monitorati tramite SATURIMETRO durante le sedute rieducative per i necessari aggiustamentiorientamento scolastico
CHI DEVE FARE LA FISIOTERAPIA
La fisioterapia respiratoria è rivolta a pazienti affetti da malattie croniche dell’apparato cardio-respiratorio che causano dispnea. Tra queste si ricordano:
- Broncopneumopatia ostruttiva cronica (BPCO)
- Enfisema polmonare
- Fibrosi polmonare
- Insufficienza respiratoria cronica in ossigeno terapia o meno
- Esiti recenti di chirurgia toracica e addominale
- Bronchiectasie/Fibrosi cistica
- Presenza di catarro difficile da espettorare
- Asma bronchiale cronica
- PARTICOLARMENTE RACCOMANDATA A PAZIENTI COVID-19 NEGATIVIZZATI
COSA DEVO FARE PER FARE FISIOTERAPIA RESPIRATORIA
Tecniche fisioterapiche utilizzate
Le tecniche in riabilitazione respiratoria più utilizzate comprendono:
- Manovre di mobilizzazione ed elasticizzazione della gabbia toracica e del diaframma;
- Assistenza alla tosse per potenziare l’espettorazione;
- allo sforzo dei muscoli degli arti inferiori e superiori e dei muscoli respiratori.
- Ginnastica respiratoria con l’ausilio di dispositivi
I trattamenti sono monitorati con SATURIMETR
Chi siamo
Presso il nostro centro collaborano fisioterapisti laureati e regolarmente iscritti all’albo professionale
L’equipe fisioterapica è costituita da:
- Sinigaglia Danilo Ft.
- Ratti Alessandro Ft.
- Soncini Andrea Ft
- Boido Edoadrdo Ft
Contatti
Per accedere al servizio o avere qualsiasi ulteriore informazione è possibile telefonare tutti i giorni ai seguenti numeri– 039/622302 int.1– 333/6186065
dalle ore 09.00 alle 12.00
dalle 14.00 alle 19.00.
Email: aquaemed@gmail.com
Sito: www.aquaemed.com
Dove siamo
Poliambulatorio Aquaemed SRL
Via Roma, 7 – 20882 Bellusco (MB)
FEG – Fisioterapia Ecoguidata
E’ il nuovo modo di fare la fisioterapia.
Il fisioterapista utilizza l’ecografo per lavorare con più efficacia e sicurezza riuscendo a valutare meglio la condizione clinica del paziente.
L’ecografo permette al fisioterapista di osservare lo stato dei tessuti e il movimento delle strutture, di decidere quale cura sarà più indicata e di essere più preciso durante la somministrazione della terapia, individuando l’esatta zona da trattare.
Il paziente sarà in grado di guardare la contrazione dei suoi muscoli per svolgere un esercizio terapeutico più corretto.
La Fisioteriapia Ecoguidata consente al fisioterapista ed al paziente di controllare di volta in volta lo stato di guarigione e l’efficacia della riabilitazione.
I tempi di recupero saranno cosi più brevi per risolvere le più comuni patologia quali, ad esempio:
- Tendiniti ed epicondiliti
- Calcificazioni di spalla e disturbi della cuffia dei rotatori
- Contratture o lesioni muscolari
- lombalgie e cervicalgie
- distorsioni e dolori articolari
- fascite plantare e spine calcaneari
- rizoartrosi e tunnel carpale
La Fisioterapia EcoGuidata è un servizio migliore per il paziente.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.fisioterapiaecoguidata.it
Il Kinesio-tape costituito da fibre di cotone e nylon strettamente intrecciate, quando applicato provoca una decompressione della pelle e dei tessuti portando a tre effetti:
- Fluido: decomprimendo lo spazio tra pelle e muscoli si creano le condizioni per un aumento del flusso sanguigno e linfatico, permettendo una più rapida eliminazione delle sostanze che generano il dolore
- Meccanico: le proprietà elastiche del Kinisio-Tape facilitano la stabilità e l’elasticità di muscoli, legamenti e tendini
- Neurologico: le proprietà di decompressione del Kinesio-tape riducendo la pressione sulle terminazioni nervose riducono l’infiammazione.
Principali applicazioni del Kinesio Tape:
- Ridurre il dolore
- Drenare il gonfiore
- Migliorare la postura
- Migliorare la funzionalità
- Facilitare un precoce ritorno all’attività o lo sport
- Migliorare la performance sportiva.
Con massoterapia si intende l’insieme delle tecniche di massaggio che vengono applicate sul corpo tenendo conto delle condizioni generali del paziente.
Si esegue con una tecnica che attraverso il contatto corporeo, manuale e con manovre precise e sequenziali, attenua dolore e tensione all’apparato muscolare. I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa, quindi dalle estremità verso il cuore.
Vari tipi di massoterapia si possono presentare
- Lo sfioramento la mano scivola sulla pelle con una leggera pressione
- La frizione la mano aderisce alla pelle con movimenti circolari od ellittici
- La percussione, una sequenza di colpi dati con la mano a coppetta, a fendente o con il pugno chiuso).
L’osteopatia è una terapia manuale e olistica che, diversamente da larga parte della medicina tradizionale, guarda alla totalità della persona e non alla singola parte che accusa il disturbo. Mira a correggere lo squilibrio creatosi in seguito al sintomo doloroso, per ristabilire così l’armonia e riequilibrare le tensioni; individua le aree in disfunzione e ripristina il normale funzionamento dell’organismo con la stimolazione delle capacità di recupero e di autoguarigione del corpo. L’osteopatia può curare, o prevenire, i più vari disturbi per ogni fascia di età, e collaborare a fianco di altre discipline mediche, associarsi a percorsi di fisioterapia, odontoiatria ed altro ancora. Con la riduzione del dolore, viene ridonato alla persona il suo benessere, la normalità della salute nella vita quotidiana.
Il termine “Osteopatia” è stato coniato dal suo fondatore, il chirurgo americano Dr Andrew Taylor Still, che alla fine del XIX secolo scoprì le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute. Il Dr Still, deluso dalla medicina tradizionale che non era riuscita a salvare i suoi tre figli colpiti dalla meningite, dopo anni di studio e sperimentazioni, elaborò una nuova concezione del corpo umano ed un altro modo per curarlo.
L’innovazione consiste in alcuni Princìpi cardine di cui ancora oggi l’Osteopatia si avvale:
- L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni, il cui stato di salute è determinato da corpo, mente, e spirito.
- Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione.
- La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate.
- La terapia razionale si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi.
Cosa tratta l’Osteopatia
L’osteopatia si occupa principalmente dei problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrico a cui possono però associarsi delle alterazioni funzionali degli organi e visceri e del sistema cranio sacrale. Poiché in Osteopatia si ha una visione olistica del corpo umano, è valida anche l’idea contraria: un problema funzionale organico-viscerale può provocare dei dolori di tipo muscolo-scheletrico.
L’Osteopatia, grazie proprio ai principi su cui si basa, interviene su persone di tutte le età, dal neonato all’anziano, alla donna in gravidanza.
Si rivela efficace in diversi disturbi che spesso affliggono l’individuo impedendogli di poter condurre una vita serena, disturbi come: cervicalgie, lombalgie, sciatalgie, artrosi, discopatie, cefalee, dolori articolari e muscolari da traumi, alterazioni dell’equilibrio, nevralgie, stanchezza cronica, affezioni congestizie come otiti, sinusiti, disturbi ginecologici e digestivi.
La riabilitazione neuromotoria è quella branca della riabilitazione volta al recupero delle funzioni motorie e all’apprendimento di strategie adattative in soggetti colpiti da malattie neurologiche.
Tali affezioni comprendono una vasta gamma di patologie che possono presentarsi nel sistema nervoso centrale come:
- nella malattia di Parkinson
- nella sclerosi multipla
- nell’Alzhaimer
- nell’epilessia.
Oppure interessare il sistema nervoso periferico per le patologie:
- di miopatia
- polineuropatia
- miastenia.
Il principale obiettivo della riabilitazione risulta, pertanto, quello di ristabilire nel soggetto una condizione di salute, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “uno stato di completo benessere, fisico, psichico e sociale e non solo semplice assenza di malattia”.
Le metodologie di riabilitazione sono diverse e vengono scelte dopo una accurata analisi e valutazione dello stato del paziente.
IL LINFODRENAGGIO
Nel 1936 dopo anni di studi teorici e sperimetali nasce in Francia, ad opera de Dr. Vodder, la tecnica del Drenaggio Linfatico Manuale. Il massaggio classico non ha effetto di drenaggio, il movimento del Linfodrenaggio invece sposta il carico idrico intestiziale e produce una distensione dei tessuti con effetto calmante. Si ottiene una rigenerazione completa e immediata e una riduzione duratura dell’edema. La tecnica esclusivamente manuale, utilizzata per il trattamento di svariate patologia, è giunta in Italia nel 1974 ad opera del DR. Vodder stesso.
Le pressioni utilizzate per effettuare il massaggio sono molto lente, ritmate e di lieve entità. Hanno lo scopo di accelerare il deflusso linfatico delle zone di stasi verso
i canali di drenaggio, in modo da liberare l’interstizio dai liquidi che vi si sono accumulati. L’effetto è di immediato benessere ed il paziente avverte subito una sensazione di leggerezza. Anche l’aspetto ed il colorito cutaneo migliorano, come pure le lesioni di continuità (Ulcere, Ferite…) si nota fin dalle prime sedute un’accelerazione del processo di cicatrizzazione
CAMPI di APPLICAZIONE dei TRATTAMENTI
Il Drenaggio Linfatico Manuale trova il suo campo di applicazione principalmente:
- nel trattamento dei linfodemi, sia primari che secondari, unitamente al bendaggio compressivo
- in campo vascolare venoso,
- in campo ortopedico,
- nelle patologie otorinolangoitriche croniche
- in alcune affezioni dermatologiche.
- nel trattamento delle stasi del paziente anziano o allettato,
- negli edemi post-traumatici.
- edemi di origine venosa
- ulcere di difficile cicatrizzazione
- ottimizzare il processo di guarigione delle ferite di post-intervento
- algodistrofia post gesso
- trattamento dell’acne
- trattamento delle patologia croniche
- trattamento della primi vie aeree (es. sinusite)
IL LINFODRENAGGIO E’ SICURO?
Il Drenaggio Linfatico Manuale è molto leggero e sopratutto non genera nè dolore nè arrossamento cutaneo, quindo non provoca ematomi o dolore di nessun tipo. E’ infatti indicato nei trattamenti post autotrapianto linfonodale per la sua delicatezza e precisione
DURATA DEL TRATTAMENTO
Un trattamento completo di Linfodrenaggio richiede più di una seduta, l’entità va definita e concordata direttamente con lo specialista durante il primo appuntamento
Ogni trattamento ha una durata di circa 2 ore
PRENOTAZIONI
Per prenotazioni o maggiori informazioni chiamare la reception negli orari di ufficio 9-12 e 14-19 dal lunedì al venerdì e dalle 9,00 alle 12 il sabato al numero 039623636 o Cell. 333-6186065